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Il gusto di scrivere da fine Ottocento

Il gusto di scrivere da fine Ottocento

01.12.2013

Milena Nebbia
VICENZA

Una Italia femminile tra novelle e diari

C'era una volta la scrittura di genere: tra Otto e Novecento la nostra letteratura si è arricchita del contributo di una scrittura al femminile, in alcuni casi vicina a quella di un Pirandello o di un Verga, che successivamente è stata messa da parte o è finita nell'oblio.
Il compito di riabilitare queste scrittrici, è spettato all'iniziativa di una donna, la brillante imprenditrice vicentina Mara Borriero, recentemente scomparsa, con il progetto “Scrittrici Ritrovate” portato ora avanti dall'Associazione “Talenti donna” con il contributo dell'autrice padovana di origine armena Antonia Asrlan.

In una intensa serata presentata da Susanna Messaggio al ridotto del Teatro Comunale (grazie ad alcuni sponsor), quelle che emergono sono le voci di donne forti, ma sensibili, molto spesso sacrificate e relegate ad un ruolo che sentivano troppo stretto e che sono state in grado di rompere quel tetto di cristallo che ancora oggi è spesso una un limite al pieno successo femminile. Il reading di brani tratti da narrazioni che raccontano l'Italia del tempo, dai gustosi quadretti sentimentali alla descrizione di figure impegnate professionalmente, è spettato a Nicoletta Maragno, del Teatro Stabile del Veneto, accompagnata dal gruppo musicale Piccola Bottega Baltazar, che insieme sono andati a recuperare testi di canzoni dialettali del tempo.

Si parte dal Veneto con Emilia Salvioni, di Pieve di Soligo, riservata bibliotecaria con la passione della scrittura, che racconta la storia di Carlotta, imprenditrice nell'Italia degli anni Venti, per andare, all'opposto, alle gustose e ironiche novelle toscane di Contessa Lara, donna esuberante con una vita scandalosa. Si passa poi a Caterina Percoto che utilizza una scrittura cristallina, priva di sentimentalismi, accessibile a tutti, fino a alla Marchesa Colombi, maestra di Novara che scrive un ironico romanzo di tipo anglosassone. Chiude la più nota Ada Negri con la recente edizione della raccolta “La cacciatrice e altri racconti”, curata dalla Asrlan, da cui è stato tratto il commovente racconto “Nella Nebbia”.

Fonte: Il giornale di Vicenza

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